giovedì 15 settembre 2011

Mastino Napoletano

Mastino Napoletano - foto di Heloisa Rizzi
Pesante e di grande mole, il Mastino napoletano è stato paragonato all'ippopotamo. Non è un cane per tutti: per la sua forza eccezionale, non è adatto a stare con i bambini ed ha bisogno di spazio e cibo.
Origini
Discende da una delle poche razze sopravvissute dall'antichità. Si dice fosse molto apprezzato da Alessandro Magno, che ne avesse alcuni esemplari provenienti dall' India settentrionale. Fu portato a Roma, dove fu impiegato come cane da combattimento.
Il Mastino napoletano odierno è frutto del lavoro di Piero Scanziani, che da appassionato rinnovò la razza facendola riconoscere ufficialmente in Italia.
Aspetto
La caratteristica principale è la testa massiccia, rugosa con una giogaia che dalle mandibole scende fino a metà del collo robusto. Il tronco e muscolatura sono potenti. Il pelo folto, corto e molto sottile, duro al tatto e lucente.
Temperamento
Il Mastino napoletano di oggi è molto meno aggressivo dei suoi progenitori, ma tende comunque a proteggere il suo territorio. Nonostante l'aspetto temibile, è un cane tranquillo, affidabile e pacifico, facilmente addestrabile.
Salute e cure
Le pieghe della pelle devono essere tenute pulite, per evitare infezioni, pulendo la zona intorno alla bocca con sistematicità. Il manto spazzolato regolarmente mantiene la sua naturale lucidità.
Impegno richiesto
Ha una salivazione abbondante, sopratutto in presenza di cibo e quando è caldo. E' necessario asciugarli il muso con frequenza, portandosi dietro un fazzoletto o tovaglioli di carta. Per prevenire colpi di calore, non portarlo fuori con il sole a picco.


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