San Francesco parlava agli animali e li considerava creature del Signore già dal lontano 1200. Sant'Antonio li benediceva e li proteggeva.Le statue del santo ci ricordano del suo amore per gli animali.
Non bastano come esempi questi due santi per i nostri preti?
Il parroco di Varese che non benedice la casa dove ci sono gli animali ed il prete che non consente l'accesso in chiesa alla non-vedente perchè accompagnata dal suo cane guida, forse non li conoscono?
"Non solo l' uomo, ma anche gli animali hanno il soffio-spirito di Dio" |
Forse prendono spunto dalle amare parole di Papa Ratzinger che toglie l'anima agli "anima"li?
Il mondo non gira solo intorno a noi, sembra ricordarci tutti i giorni il Cantico delle Creature. Il rispetto e l'amore per la natura e per le creature che la popolano deve essere una necessità vitale.
L'animo umano si sta chiudendo e solo la riconquista di un rapporto stretto con la terra e gli animali può ridarci un senso di tranquillità naturale, che stiamo dimenticando.
In calce vorrei ricordarvi la lodevole iniziativa di Tomasz Jeschke, prete austriaco, partito a piedi alla volta di San Pietro - dove arriverà il 4 ottobre - benedicendo gli animali. La sua mission è quella di ottenere da parte della chiesa un "chiaro segnale" circa la sorte degli animali - creature di Dio - e della natura, la nostra casa terrena.
La nostra speranza è che papa Ratzinger, aprendo il suo cuore, prenda una posizione ferma circa il "grido di sofferenza" degli animali.
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